giovedì 29 dicembre 2011

Ditelo a Fernando

OPPOSIZIONE

Calderoli: «Berlusconi non faccia l'utile idiota»

Il leghista: «Stacchi la spina, questo è un governo di sinistra».

Roberto Calderoli ha invitato nuovamente Silvio Berlusconi a staccare la spina al governo tecnico. «Questo è un governo di sinistra: Berlusconi ha preso le distanze con alcune dichiarazioni ma deve anche dimostrare di non essere l'utile idiota che sostiene un governo di sinistra. Stacchi la spina e si vada al voto».
L'esponente della Lega Nord ha poi lanciato una frecciata al capo dello Stato, Giorgio Napolitano: «A me dà fastidio quel continuo richiamo del presidente alla questione meridionale. Dovrebbe ricordarsi che c'é anche quella settentrionale e dimostrare di essere il presidente di tutti e non solo del Regno delle due Sicilie».
PORCELLUM? ASPETTIAMO LA CORTE COSTITUZIONALE. Incalzato sull'annosaquestione della legge elettorale, Calderoli ha preferito temporeggiare: «Credo si debba attendere la pronuncia della Corte costituzionale sul referendum: tante firme obbligano a tenere conto anche di questo».

Giovedì, 29 Dicembre 2011


giovedì 15 dicembre 2011

La Lega dov'era?


lega_tasse.jpg

"Oggi la Lega ha dato dimostrazione di quello che è: un partito di gente che vive su un altro pianeta. Prescindo dalle considerazioni sulla secessione, sul fatto che la Padania esiste perché esiste il Grana Padano ecc. ecc. ecc. Ma oggi la Lega ha bloccato i lavori parlamentari sulla manovra per dire "no alle tasse". Dov'era la Lega negli ultimi 15 anni, mentre lo psiconano uccideva questo Paese? Dov'era la Lega mentre gli accusati di associazione mafiosa rimanevano in parlamento senza andare in carcere? Dov'era la Lega quando si decidevano le leggi sui capitali scudati, sui processi, sulle intercettazioni, sul falso in bilancio. Signori, questa è la Lega Nord: un partito ormai morto che cerca di sfruttare la situazione di crisi attuale per cercare di rimediare qualche voto in futuro. Fa opposizione per dire, domani, che lei ha votato contro la manovra Monti. E noi gli ricorderemo che non ha mai votato contro chi questa crisi l'ha prodotta. Se avete un amico leghista provate a dirgli di tornare sulla terra".
Zippo

sabato 3 dicembre 2011

il mistero buffo della Priabonese

Riceviamo e pubblichiamo (volentieri).

Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Malo tenutasi il 28.11.2011, in risposta ad una mia interrogazione sullla Autostrada Pedemontana Veneta, il sindaco Antonio Antoniazzi assicurava la gratutità della percorrenza per un periodo di 12 anni per il traffico privato dei residenti a Malo per 21 km in entrambe le direzioni, mentre non rispondeva nel merito del traffico commerciale, limitandosi ad un "SI  PRESUME che (il traffico commericale ndr) sia gratuito".

Durante la replica ho dimostrato come la tanto sbandierata soluzione finale del traffico sulla strada Provinciale Priabonese, ovverosia la nuova autostrada, NON è una soluzione.

Ho fatto un semplice ragionamento: se oggi gli autotrasportatori preferiscono transitare lungo la priabonese anzichè attraverso il tunnel A PAGAMENTO Schio-Valdagno, la stessa cosa, a rigor di logica, accadrà con il tunnel A PAGAMENTO Malo-Castelgomberto.

Il Presidente del Consiglio Comunale nonchè Consigliere Provinciale della Lega Nord, Renato Roman, ha dichiarato fuori microfono, ma ben udibile da tutti i Consiglieri e dal pubblico presente, che la Priabonese verrà chiusa al traffico (presumibilmente pesante ndr).

Beh in effetti se chiudi la strada hai risolto il problema del traffico su quella strada.

Ma allora ci prendono in giro?
Ma allora la soluzione del traffico sulla priabonese è la chiusura della strada stessa?
Ma allora esiste già la soluzione!
Ma allora perchè non applicarla subito questa soluzione?
Perchè non obbligare gli automezzi pesanti a passare per il tunnel Schio-Valdagno o lungo la Valdastico come si vorrebbe fare un domani con il tunnel Malo-Castelgomberto?

Agli amministratori l'ardua risposta, ai Maladensi le conclusioni.


Lanfranco Tarabini
Consigliere Comunale di Malo Insieme

giovedì 3 novembre 2011

Linguaggio preverbale

"Le genti del bel paese là dove 'l sì suona": con questa espressione Dante Alighieri, nel XXXIII canto dell'Inferno della sua Commedia, definiva i nostri connazionali. Si trattava, certo, di un periodo storico nel quale il concetto di popolo italiano era ancora molto lontano, eppure il poeta aveva già identificato un tratto comune delle "genti del paese" proprio nella lingua.
Per prima è venuta la lingua. Non è stata una nazione a produrre una letteratura, ma una letteratura a prefigurare il desiderio e il progetto di una nazione.

Ecco perché Bossi risponde col dito medio ai giornalisti che gli chiedono cosa pensi delle traballanti sorti del paese e, quando vuole esprimere il suo scetticismo sull'ipotesi Monti al governo, ci piazza una bella pernacchia.
alt

mercoledì 19 ottobre 2011

E' morto un poeta

Marco Paolini ha pubblicato sul sito Joelfilm questo saluto al poeta Andrea Zanzotto, morto ieri mattina a Conegliano.

Eccolo:

E PO MUCI
E quando muore un poeta vero
sarebbe un’occasione d’oro di leggerne una,
almeno una di quelle che ha scritto
ma forse è pretendere troppo.
Così se ne scrive e se ne parla per un po’.
Hai saputo? È morto Andrea Zanzotto…
Per una sera si può parlare di poeti
invece che di calcio, parlare di cultura
almeno fino al giornale di domani.
Si perde facilmente l’occasione d’oro
si rimanda, ci si dimentica
restiamo gli stessi ignoranti di prima
ma un po’ più commossi.
Scusaci Andrea.

E po muci.

-Marco Paolini

venerdì 7 ottobre 2011

Onorevoli?

http://tv.repubblica.it/politica/codurelli-mi-hanno-gridato-vai-a-farti-scopare/77674?video

Basta con la sguaiataggine, con la volgarità, con la trivialità, con la rozzezza, col machismo, con la mancanza di rispetto, di sensibilità, di educazione, di finezza.
Basta parole gridate, barzellette sconce, apprezzamenti offensivi che fanno da paravento al nulla.
Nessuna idea, nessun ragionamento, nessuna argomentazione se non per imbrigliare il pensiero onesto e giustificare il proprio tornaconto.
Basta, che questa gente almeno non venga chiamata: onorevole.

mercoledì 28 settembre 2011

Nel nostro piccolo



Ieri sera, durante il consiglio comunale, l'assessore Addondi, approfittando dello scranno su cui sta seduto, ha sproloquiato di Veneto indipendente e di Padania da mungere, applaudito sotto banco dalla new entry Roberto Sette, senza che il presidente Roman pensasse di intervenire in alcun modo, mentre è molto attento ad interrompere i consiglieri di minoranza quando sforano sul tempo, nei loro interventi.

A quando il dito medio o il braccio ad ombrello?

domenica 18 settembre 2011

pensierini

Di questo articolo, leggo solo il titolo, sufficiente a procurare brividi freddi.

Il primo pensierino è quasi ovvio :comparazione tra i personaggi.
Scegliere tra Minetti o Donazzan è imbarazzante.
Onestamente, peferirei evitare entrambe e con loro tutta la compagnia delle donne del PDL.

Il secondo pensierino è: ma che partito è quello dove una donna deve dichiarare esplicitamente di essere diversa da una propria collega per non passare da....(e qui ognuno ci mette il sostantivo che preferisce).

Il terzo pensierino è: ma che paese è quello dove io domani mi devo alzare e andare a lavorare per pagare un volo di stato alle "amiche" del premier?

E intanto la crisi ci morde il sedere e il mio conto in banca è sempre più sottile.
Dormi popolo italiano, dormi popolo veneto. Dormi e sogna.
E non svegliarti mai.

giovedì 15 settembre 2011

Referendum Antiporcellum

Chi volesse firmare per il referendum abrogativo del Porcellum può andare in Comune, ufficio elettorale (anagrafe):
tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 lunedì anche pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00
sabato dalle 9.00 alle 12.00.
Ormai il tempo sta scadendo: c'è tempo fino al 20 di settembre
Affrettatevi!

martedì 13 settembre 2011

Se alla Lega manca il coraggio

Si sa che la maggioranza alla Camera obbedirà alla richiesta governo di non modificare più neanche una virgola della manovra, già rimaneggiata più volte al Senato. Ma naturalmente l’opposizione ha presentato i suoi emendamenti, già discussi e tutti respinti dalla commissione Bilancio. Alcune proposte presentate dal Pd però sono state giudicate interessanti anche da Pdl e Lega. Una in particolare è piaciuta al presidente della commissione, Giancarlo Giorgetti, autorevole esponente lumbard vicino al ministro Maroni. Si tratta di un emendamento firmato dal capogruppo dei Democratici in commissione, Pier Paolo Baretta, che obbligherebbe il governo italiano a seguire la strada già percorsa di recente da Germania e Gran Bretagna: stringere un accordo fiscale con la Svizzera. Di che si tratta? Di stanare chi porta i propri capitali nella confederazione elvetica per sfuggire all’erario costringedolo a pagare le tasse. Una soluzione semplice, percorribile, una seria stangata agli evasori. Con la nuova intesa, raggiunta appena un mese fa, i cittadini tedeschi che hanno patrimoni non dichiarati in Svizzera dovranno pagare una imposta (anonima, perchè il governo elvetico ha ottenuto il mantenimento del segreto bancario) del 26 per cento. All’incirca l’aliquota in vigore in Germania, alla faccia dello scudo del 5% regalato dal nostro governo agli evasori italiani. Secondo le ultime stime i capitali italiani non dichiarati e portati in Svizzera dovrebbero oscillare tra i 130 e i 230 miliardi di euro e dunque lo stesso accordo frutterebbe alle nostre dissestate casse statali tra i 5 e i 9 miliardi, sia pure una tantum. Insomma almeno quanto l’aumento dell’Iva, se non di più. Perchè allora non seguire l’esempio di Germania e Gran Bretagna? Il ministro dell’Economia Tremonti pare sia ostile a questa soluzione, non si capisce perchè. Una sua recente dichiarazione pubblica in materia è stata talmente criptica da risultare incomprensibile. Ma a Giorgetti, politico riservato e competente, evidentemente l’accordo con la Svizzera piace. Tanto che sabato scorso in commissione ha sollecitato caldamente il Pd a ripresentare in aula l’emendamento sotto forma di ordine del giorno, vale a dire un documento che non modifica il testo della manovra, ma che se approvato impegna il governo a seguire quella strada. Sarebbe “auspicabile”, ha detto. Ora sorgono spontanee delle domande. Perchè Giorgetti, che partecipa spesso ai vertici Lega-Berlusconi-Tremonti, non ha portato a quel tavolo, in cui si prendono le decisioni, questa proposta? O perchè non ha presentato un emendamento? O almeno, perchè non avanza lui un ordine del giorno in aula, che avrebbe un peso maggiore, invece di “sperare” che lo faccia il Pd? Un po’ più di coraggio onorevoli lumbard! Ma non eravate voi a possedere la golden share del governo?

Lavinia Rivara, La Repubblica, 13/09/2011


Lega: golden share sul governo o mani legate pur di rimanere nelle stanze dei bottoni o attaccati alla cadrega.

martedì 5 luglio 2011

Pensieri marginali

A margine di una discussione telefonica con Bern Hart a proposito del TAV e dei beni comuni mi sfiora questo pensiero.
Se la dirigenza del PD viene praticamente costretta dalla base a prendere posizioni pro referendum e pro beni comuni, il merito non è della dirigenza ma della base. (O no?)

E proseguendo nel ragionamento, sarebbe bello aprire una discussione anche sul TAV e costingere la medesima dirigenza a cambiare posizione anche su questo argomento, dato che il territorio è un bene prezioso come l'acqua.

Stavolta è dura, e non solo nel senso inteso dai Valsusini.

Si accettano commenti.


sabato 18 giugno 2011

al nord al nord!


Quattro ministeri al nord.
Uno a Milano, tre a Monza.
E Malo niente?
Malo niente!
Fanno così solo perchè Malo è piccolo e nero.
E' un'ingiustizia però!

lunedì 13 giugno 2011

perchè si

Questa volta noi, "popolo sovrano", abbiamo indicato la via.
Minacciati di esproprio dei beni comuni, davanti all'ipotesi di essere derubati di qualcosa di indispensabile, noi  abbiamo detto BASTA!
Noi abbiamo detto basta ai giochini del potere, al furto di sovranità, all'inganno continuo, al rincoglionimento soporifero televisivo, ai bunga bunga, ai lelemora, alle siliconiche icone del regime.
Noi abbiamo detto che non ci sta bene il modo in cui ci vogliono far vivere, abbiamo detto che non siamo decerebrati, non siamo il carburante organico della matrice.
Noi abbiamo detto I PRIMI QUATTRO NO! perchè,  tutti, ci siamo accorti che in gioco c'erano la borsa e la vita.
Noi abbiamo detto che da qui si ricomincia.
La cappa si è sollevata.
Ci sentiamo liberati.
Respiriamo.

mercoledì 8 giugno 2011

In poche parole

" Referendum di domenica. Tutto molto semplice: - Vuoi che un ladro vada in galera anche se è il Presidente del Consiglio? (SI) - Vuoi che l'unico posto dove stipare una barra di uranio impoverito sia il culo di chi vuole il nucleare? (SI) - Vuoi continuare a farti il bidet senza dover usare il Telepass? (SI) - Vuoi innaffiare le tue piante... senza usare Uliveto e Rocchetta? (SI) " (letto su FB)

Lega di lotta e di governo

Il presidente Zaia ha affermato che non conosce bene i quesiti referendari, e già qui ci sarebbe qualcosa da obiettare, ma che comunque il suo ‘sì’ è fermo e convinto per quanto riguarda acqua pubblica e nucleare. In questo, Zaia non fa altro che adattarsi a quanto sta manifestando rumorosamente la base leghista, ma sembra dimenticarsi che il decreto con il quale si definivano i criteri per la definizione dei siti per le future centrali che il Governo si proponeva di far costruire porta anche la sua firma. Erano i tempi in cui Zaia indossava la maschera romana da ministro dell’Agricoltura. Ora quella maschera gli sta
stretta, ed ecco che, da governatore veneto, indossa quella dell’antinuclearista.
Bossi, ci dicono,quasi sicuramente, non andrà a votare, ma il partito non ha ancora espresso la sua linea.
Intanto tutto l'impegno è messo nella nuova fondamentale battaglia della Lega per il nord: portare a Pontida alcuni ministeri, forse non proprio, ma sicuramente significativi uffici di rappresentanza.
E' quello di cui lavoratori e imprese del Nord sentono ora il bisogno.
La Lega ha trovato un nuovo motivo di esistere

4 SI PER ESSERE "PARONI"


Domenica e lunedì si vota. Si vota per un referendum che dovrà cancellare alcune leggi fatte dal Governo targato Pdl e Lega, che toccano da vicino la vita di tutti noi e riguardano argomenti come acqua, energia, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Beni comuni non negoziabili. Ma perchè dico che bisogna cancellarle? Perchè, ancora una volta, sono leggi che vanno incontro agli interessi forti, anzichè essere dalla parte dell'interesse pubblico e cioè di tutti noi.
Consentire ai privati di gestire l'acqua, garantendo loro un profitto senza chiedere nulla in cambio, è da irresponsabili oltre che scellerato. Riproporre l'energia nucleare, dopo che i cittadini si erano già espressi per il no tanti anni fa, senza prevedere un Piano serio per l'Energia che preveda l'uso graduale delle Rinnovabili, costruendo anzi Centrali Nucleari ormai superate ma soprattutto pericolose, vedi Fukushima, è criminale. Infine, il legittimo impedimento rappresenta una delle tante leggi ad personam che il Presidente del Consiglio si è fatto per sfuggire al giudizio, espresso in nome del popolo italiano. Leggi liberticide, pericolose, fuori tempo. C'è bisogno di aria nuova, c'è bisogno di una "nuova primavera", c'è bisogno che ridiventiamo i padroni delle cose che ci riguardano. C'è bisogno che ci riprendiamo una sovranità che è solo nostra. Il voto è lo strumento attraverso il quale potremo esprimere concretamente tali principi. Se si supererà il quorum, vorrà dire che avremo finalmente capito.
Perciò il 12 e il 13 giugno andiamo a votare, e facciamolo con leggerezza convinti che lo faremo soltanto per noi.

venerdì 20 maggio 2011

Moderati



Berlusconi ci mette la faccia.....nei telegiornali che dice lui, quando e come dice lui!
Secondo Bossi, Pisapia è un matto e trasformerà Milano in una Zingaropoli.
Intanto loro promettono che a Napoli non verranno abbattute le case abusive.
Calderoli sta preparando una sorpresa per Milano.
Si vocifera un condono delle multe........
Niente di nuovo sotto il sole moderazione verbale, spauracchio dei Rom, comunisti e condoni.
Vi meravigliereste se rimontassero al ballottaggio?

ELEZIONI

Berlusconi in televisione e in radio
"Con Pisapia zingari e comunisti"

La maratona televisiva e radiofonica del premier: "Milano non sarà data in mano alle bandiere rosse dei centri sociali. A Napoli stiamo abbattendo un vecchio sistema di potere, quello dei no a tutti i cambiamenti". L'alleanza Pdl Lega è l'unica maggioranza possibile di governo. Duro attacco al Fli e al Pd: "Il partito di Fini ha dimostrato la sua irrilevanza". "Il Pd ha perso il 5 %, non ha motivi di cantar vittoria".

ROMA - Il vero risultato delle elezioni amministrative è che il Pdl è il primo partito italiano. Lo ha detto il premier aprendo la sua raffica d'interventi su tutte le televisioni pubbliche e private, una vera e propria maratona cominciata con Studio Aperto  su Italia Uno, proseguita su tutte le altre emittenti - Tg1, Tg 2, Tg5, Gr1 - nel corso della serata e che proseguirà nei prossimi giorni. A questa maggioranza, ha aggiunto Berlusconi, non c'è alternativa: "L'alleanza tra Pdl e Lega è l'unica in grado di esprimere un governo stabile e credibile". Torna anche l'attacco alla sinistra, per la quale "come si vede nel capoluogo lombardo, prevalgono solo gli estremisti violenti e comunisti". "Il dato di Milano ci dice che i milanesi non hanno premiato né il Pd né il terzo polo: il risultato vero è che il Pdl resta il primo partito in Italia. A sinistra predominano gli estremisti che vogliono fare di Milano una città islamica e dare la libertà di costruzione di baraccopoli agli zingari dunque non c'è alcuna possibilità che esista una maggioranza alternativa alla nostra. Non possiamo immaginare che un grande Paese occidentale come l'Italia si faccia governare da Di Pietro, Vendola e Grillo".

mercoledì 11 maggio 2011

Volare alto


La politica è una cosa alta che si occupa del bene comune
Su come la pensasse in merito la Lega non c'erano dubbi. Si chiama pragmatismo, vero?
Certo che affermare questi principi senza pudore, anzi candidamente,come se fosse la cosa più normale del mondo, fa un certo effetto.
Fora dai ball, allora. Si scrive così?
Scusate ma non conosco la lingua padana, solo quella veneta. E naturalmente, prima il Veneto.
Fora dai ball lumbard.

Giustizia, lo "scambio" Bossi-Berlusconi
"Ci ha dato voti su federalismo, noi lo aiutiamo"

Il leader leghista sugli attacchi del premier ai magistrati: "Ha le sue ragioni evidenti, io sono suo alleato e non un traditore. Lo sostengo dove è possibile"

DESIO - Sui magistrati "Berlusconi ha le sue ragioni evidenti: io sono suo alleato e lo sostengo dove si può sostenerlo. Lui mi ha dato i voti per fare il federalismo, che vale molto di più di tutte le altre cose, quindi può chiederci di aiutarlo e noi lo aiutiamo. Non siamo traditori". Così Umberto Bossi, leader della Lega nord, ha replicato a chi gli ha chiesto un commento sull'ennesimoattacco del premier alla magistratura 1, al termine di un incontro elettorale a Desio, dove ha tenuto ieri sera un comizio

"Acqua, quale futuro?"

I Comitati Acqua Bene Comune propongono un ciclo di tre incontri sulla privatizzazione dell'acqua che si terranno presso la sala del patronato san Gaetano a Malo.

martedì 17 maggio - alle ore 21.00
Giorgio Zampetti - Responsabile Dipartimento Scientifico Legambiente
Lorenzo Altissimo - Direttore del Centro Idrico di Novoledo
Giuliano Raimondo - Comitato referendario 2 sì per l'acqua bene comune

martedì 24 maggio - alle ore 21.00
proiezione del documentario "Water makes money. Come la multinazionali fanno profitti sull'acqua" di L. Franke e H. Lorenz (Ger. 2010)

martedì 31 maggio - alle ore 21.00
proiezione del documentario "H2O Turkish Connection" di J. Colajacomo (ita. 2011)

E' importante partecipare e diffondere l'invito
LA TV NON DIRA' NIENTE SUI REFERENDUM
DOVRANNO ESSERE 25 MILIONI I CITTADINI CHE ANDRANNO A VOTARE PERCHE' IL REFERENDUM SIA VALIDO.

venerdì 6 maggio 2011

Ladri di democrazia 2

>>Ciao a tutti,
>>Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio.
>>Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto
>>ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina
>>dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI
>>(programmato ormai da due settimane) per parlare
>>del referendum sulla privatizzazione dell'acqua
>>e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
>>
>>'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di
>>ieri mattina che ha vietato con effetti
>>immediati a qualunque programma della RAI di
>>toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno
>>quando si terrà il referendum), quindi il
>>programma è saltato e il mio intervento pure.
>>
>>Questo è un piccolo esempio delle modalità con
>>cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere
>>e di come si boicotti pesantemente la
>>possibilità dei cittadini di essere informati e
>>di intervenire (secondo gli strumenti garantiti
>>dalla Costituzione) nella gestione della res
>>publica. Di fronte a questa ennesima
>>manifestazione di un potere esecutivo assoluto
>>che calpesta non solo quotidianamente le altre
>>istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui
>>invece si fregia di esser voce ed espressione,
>>occorre riappropriarci della nostra voce prima
>>di perderla definitivamente.
>>
>> Il referendum è evidentemente anche questo!
>>
>>Mariachiara Alberton
>>
>>
>>RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL
>>REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare
>>gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.

>>Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
>>lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
>>cittadini italiani:
>>Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
>>necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

>>
>>Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
>>
>>I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
>>12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.




>'INFO_azione' a cura dei Cobas Scuola e del CESP di Padova"



martedì 3 maggio 2011

Ladri di democrazia


L’ostruzionismo della maggioranza di centro destra in
commissione di Vigilanza Rai si sta ormai configurando
come l’ennesima ferita inferta alla nostra democrazia.
Facendo mancare nella seduta di oggi pomeriggio il
numero legale, si è impedito – come succede ormai da
giorni - che la Commissione adottasse il regolamento per
l’informazione sui referendum, previsto dalla legge sulla
par condicio. In questo modo si lede, in spregio della
Costituzione e delle leggi, il diritto dei cittadini ad essere
informati e a formarsi liberamente un’opinione per poter
partecipare al voto con piena consapevolezza.
Ci auguriamo che ciò non si ripeta nella nuova convocazione
prevista già stasera, anche se l’atteggiamento
tenuto finora dalla maggioranza non induce certo all’ottimismo.
Il governo sta già tentando di scippare i referendum
per impedire l’espressione della volontà popolare.
Non possiamo permettere che ora si metta anche il bavaglio
al servizio pubblico. È necessario opporsi in tutti i
modi a questo ennesimo furto di democrazia.

lunedì 25 aprile 2011

'scolta, 'more

Il veneto inglese

Sennò ci accusano di essere distratti: il Veneto ha stanziato 230mila euro a sostegno del dialetto. Tra le spese è prevista la realizzazione di un programma per la traduzione dal veneto all’inglese e viceversa che pare davvero degno di Kubrick. Infatti, non si sa mai, un giorno servisse a qualcuno ecco che c'è. Come si traduce «mona» (stupidino) nella lingua di Shakespeare? Milioni di veneti tirano un sospiro di sollievo: da secoli non sapevano come far capire alla gente di Manchester il loro esprit de finesse. C'è dell'altro, mentre la sanità della regione annaspa e gli alluvionati attendono: parte di quel finanziamento servirà a tradurre in un veneto più attuale La moscheta dell’immenso Ruzzante. Utile: come si fa ad andare avanti con quell’aspro dialetto patavino così puro e così indigesto per i veneti di oggi? Resta un’operazione discutibile sotto il profilo culturale ma sai a loro cosa gliene frega? ‘Scolta, ‘more: chi xè mona resta mona.

fonte : QUI 

sabato 23 aprile 2011

ELEGIA PASQUALE


Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov’è il crudo preludio del sole?
E la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l’agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti

E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l’esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane

Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell’odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s’accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d’uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l’indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.

Crocifissa ai raggi ultimi è l’ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.

[© Andrea Zanzotto]

giovedì 21 aprile 2011

17 aprile 2011, Malo ANPI

I tedeschi erano da me
Mi hanno detto "Consegnati"
Ma non ho potuto farlo
E ho ripreso il mio fucile.
Nessuno mi ha domandato
Da dove vengo e dove vado
Voi che sapete
Cancellate le tracce del mio passaggio
Ho cambiato nome cento volte
Ho perduto moglie e figli
Ma ho tanti amici
Ed ho la Francia intera.
Un vecchio in un granaio
ci ha nascosti per la notte
I tedeschi l'hanno preso
è morto senza sorprendersi
Ieri ancora eravamo tre
Non resto che io
E giro in tondo
Nella prigione delle frontiere
Il vento soffia sulle tombe
La libertà tornerà
Saremo dimenticati
Rientreremo nell'ombra
.
Les Allemands étaient chez moi
On m'a dit résigne toi
Mais je n'ai pas pu
Et j'ai repris mon arme.
Personne ne m'a demandé
D'où je viens et où je vais
Vous qui le savez
Effacez mon passage.
J'ai changé cent fois de nom
J'ai perdu femme et enfants
Mais j'ai tant d'amis
Et j'ai la France entière.
Un vieil homme dans un grenier
Pour la nuit nous a cachés
Les Allemands l'ont pris
Il est mort sans surprise.
Hier encore nous étions trois
Il ne reste plus que moi
Et je tourne en rond
Dans la prison des frontières.
Le vent souffle sur les tombes
La liberté reviendra
On nous oubliera
Nous rentrerons dans l'ombre.
There were three of us this morning
And I'm the only one this ev'ning
Still I must go on
Frontiers are my prison
Oh the winds, the winds are blowing
Thru the graves the winds are blowing
Freedom soon will come!
Then we'll come from the shadow.
versi tratti da: "il lamento del partigiano" [1943]
Testo: Emmanuel d'Astier de La Vigerie, alias Bernard dans la Résistance. Musica: Anna Marly
canzone cantata sia da Leonard Cohen che da Joan Baez