venerdì 4 febbraio 2011

la Lega e il Federalismo bunga bunga

La Lega è un partito politico. E' il più vecchio partito ad occupare le poltrone del Parlamento Romano. Da quando è nata, ha due cavalli di battaglia: trattenersi i soldi dei cittadini del Nord e la caccia allo straniero e al “terun”. Cavalcare questi cavalli è stata la sua fortuna elettorale. Direte: un po' poco per avere tanta fortuna e tanto consenso. E' vero , molto poco, soprattutto per un partito che ha governato per otto anni su dieci. Ma sembra che questo, per qualche strana alchimia, non importi ai suoi elettori.

La disoccupazione giovanile, la condizione dei lavoratori e delle famiglie, degli artigiani, delle piccole imprese, del welfare e della scuola, sono problemi che non interessano alla Lega. Quali sono state infatti, le riforme messe in atto dal più vecchio partito presente in Parlamento, su queste materie? E che cosa è veramente cambiato in questi anni, con la Lega al governo?

Qualsiasi dato, anche quello più filo governativo, è spaventosamente negativo. L'ultimo in ordine di tempo, è quello relativo al reddito del Nord- est in calo del 3,7%. Sono aumentate l'evasione e la corruzione, che costano al cittadino onesto circa 160 miliardi di euro l'anno.

Le poltrone sono diventate sempre più comode, più numerose e soprattutto più remunerative. I soldi dei cittadini del Nord dati a Roma sono diventati sempre di più (abbiamo la più alta pressione fiscale d'Europa dopo Svezia e Danimarca). Gli stranieri sono sempre di più (e per fortuna contribuiscono al Pil con l'11%, versando nelle casse dello Stato circa 11 miliardi di tasse fiscali l'anno). I “terun” hanno invaso il Nord, controllando attraverso la 'ndrangheta e la camorra intere zone di Milano e di Varese, regni della Lega.

La Commissione Bicamerale, non ha approvato il Federalismo delle tasse. Bossi, forse in un rigurgito di dignità istituzionale, disse che se il Federalismo non passava si andava ad elezioni. Rigurgito subito sedato, visto che il Consiglio dei Ministri, o per meglio dire Berlusconi, ha approvato comunque il decreto.

In un periodo storico in cui lo scontro istituzionale è fortissimo, la Lega si convince a portare a casa un federalismo, madre di tutte le sue battaglie, degno dei tempi. Un federalismo bunga bunga, immolato sull'altare delle votazioni sulla vicenda “ Ruby”, primario ed esclusivo interesse del Presidente del Consiglio, al solo scopo di salvarsi le parti più flaccide della sua persona.

Il Presidente Napolitano, ha già bollato il decreto come irricevibile. Perchè, in assoluto spregio della funzione del Parlamento e di tutte le regole democratiche.

Irricevibile, lo sarà anche per noi cittadini. Nuove tasse, nuovi balzelli, nessun cambiamento profondo del “sistema”. L'ennesima beffa da dare in pasto al popolo leghista, per fini meramente propagandistici ed elettorali. Fino a quando la Lega sarà ancora credibile?



3 commenti:

  1. Federalismo: parola magica che risolve(rebbe se i cumunisti, statalisti non si mettessero per traverso) tutti i problemi, sanerebbe tutte le piaghe imputridite di questo paese.
    Abbiamo il debito pubblico, ormai impazzito fuori da ogni limite?
    Ci vuole il federalismo.
    La disoccupazione giovanile al 28%?
    Ci vuole il federalismo
    La distribuzione della ricchezza sempre più iniqua?
    Ci vuole il federalismo.
    La pressione fiscale ormai insopportabile?
    Ci vuole il federalismo.
    I soldi per la cassa integrazione stanno per finire?
    Ci vuole il federalismo.
    Si tagliano i servizi essenziali?
    Ci vuole il federalismo.
    Le regioni virtuose, come il Veneto, hanno un buco miliardario nella Sanità?
    Ci vuole il federalismo (ma non c'era già?)
    La classe politica è inadeguata, strapagata, incapace spesso(non voglio essere qualunquista) corrotta?
    Ci vuole il federalismo
    Le amiche, i parenti, i figli di chi è al potere
    siedono in parlamento, nei consigli regionali, trovano posti di lavoro in Comune (Roma docet)?
    Ci vuole il federalismo
    Siamo screditati agli occhi del modo intero, ma siamo amici di Gheddafi e di Putin?
    Ci vuole il federalismo.
    Potremmo continuare a lungo, ma il solito fegato soffre.....
    Quale federalismo non importa e nemmeno si sa.
    L'importante è tirare fuori la parola magica al momento opportuno e votare il processo breve, la legge sulle intercettazioni che sono le vere emergenze del paese
    Magari poi dare presto in pasto al popolo un federalismo monco, fatto male e in fretta che porterà nuove tasse, senza scalfire il resto nè riformare le istituzione come il federalismo richiederebbe, per far vedere che si è portato a casa qualcosa.
    Gli uomini del fare fanno, anche se fanno male, fanno pasticci,chiudono gli occhi di fronte agli evasori, occupano poltrone per anni sistemando figli e amici, naturalmente in nome dell'altra parola magica, merito

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  2. Parole magiche. Ne abbiamo noi? Non ne abbiamo, abbiamo solo parole vere, non la verità.
    Parole grandi o piccole che ci portano nella vita reale:lavoro, cassa integrazione, fatica, libertà di pensiero e di parola,di religione, studio, cultura, memoria storica, costituzione, rispetto di tutti, uguali diritti fondamentali..
    Ma la gente vuole le favole,non sente le altre parole che crediamo di gridare e, invece, escono flebili e sono subito coperte dal frastuono sgangherato di un continuo carnevale, dal suono volgare di sguaiati novelli pifferai magici.
    E' come in quei sogni inquietanti in cui, sentendosi in pericolo, si vorrebbe gridare aiuto, ma la voce non esce, le parole rimangono strozzate in gola, si muovono solo le labbra.

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  3. Il federalismo cura anche l'ictus?

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