sabato 18 giugno 2011

al nord al nord!


Quattro ministeri al nord.
Uno a Milano, tre a Monza.
E Malo niente?
Malo niente!
Fanno così solo perchè Malo è piccolo e nero.
E' un'ingiustizia però!

lunedì 13 giugno 2011

perchè si

Questa volta noi, "popolo sovrano", abbiamo indicato la via.
Minacciati di esproprio dei beni comuni, davanti all'ipotesi di essere derubati di qualcosa di indispensabile, noi  abbiamo detto BASTA!
Noi abbiamo detto basta ai giochini del potere, al furto di sovranità, all'inganno continuo, al rincoglionimento soporifero televisivo, ai bunga bunga, ai lelemora, alle siliconiche icone del regime.
Noi abbiamo detto che non ci sta bene il modo in cui ci vogliono far vivere, abbiamo detto che non siamo decerebrati, non siamo il carburante organico della matrice.
Noi abbiamo detto I PRIMI QUATTRO NO! perchè,  tutti, ci siamo accorti che in gioco c'erano la borsa e la vita.
Noi abbiamo detto che da qui si ricomincia.
La cappa si è sollevata.
Ci sentiamo liberati.
Respiriamo.

mercoledì 8 giugno 2011

In poche parole

" Referendum di domenica. Tutto molto semplice: - Vuoi che un ladro vada in galera anche se è il Presidente del Consiglio? (SI) - Vuoi che l'unico posto dove stipare una barra di uranio impoverito sia il culo di chi vuole il nucleare? (SI) - Vuoi continuare a farti il bidet senza dover usare il Telepass? (SI) - Vuoi innaffiare le tue piante... senza usare Uliveto e Rocchetta? (SI) " (letto su FB)

Lega di lotta e di governo

Il presidente Zaia ha affermato che non conosce bene i quesiti referendari, e già qui ci sarebbe qualcosa da obiettare, ma che comunque il suo ‘sì’ è fermo e convinto per quanto riguarda acqua pubblica e nucleare. In questo, Zaia non fa altro che adattarsi a quanto sta manifestando rumorosamente la base leghista, ma sembra dimenticarsi che il decreto con il quale si definivano i criteri per la definizione dei siti per le future centrali che il Governo si proponeva di far costruire porta anche la sua firma. Erano i tempi in cui Zaia indossava la maschera romana da ministro dell’Agricoltura. Ora quella maschera gli sta
stretta, ed ecco che, da governatore veneto, indossa quella dell’antinuclearista.
Bossi, ci dicono,quasi sicuramente, non andrà a votare, ma il partito non ha ancora espresso la sua linea.
Intanto tutto l'impegno è messo nella nuova fondamentale battaglia della Lega per il nord: portare a Pontida alcuni ministeri, forse non proprio, ma sicuramente significativi uffici di rappresentanza.
E' quello di cui lavoratori e imprese del Nord sentono ora il bisogno.
La Lega ha trovato un nuovo motivo di esistere

4 SI PER ESSERE "PARONI"


Domenica e lunedì si vota. Si vota per un referendum che dovrà cancellare alcune leggi fatte dal Governo targato Pdl e Lega, che toccano da vicino la vita di tutti noi e riguardano argomenti come acqua, energia, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Beni comuni non negoziabili. Ma perchè dico che bisogna cancellarle? Perchè, ancora una volta, sono leggi che vanno incontro agli interessi forti, anzichè essere dalla parte dell'interesse pubblico e cioè di tutti noi.
Consentire ai privati di gestire l'acqua, garantendo loro un profitto senza chiedere nulla in cambio, è da irresponsabili oltre che scellerato. Riproporre l'energia nucleare, dopo che i cittadini si erano già espressi per il no tanti anni fa, senza prevedere un Piano serio per l'Energia che preveda l'uso graduale delle Rinnovabili, costruendo anzi Centrali Nucleari ormai superate ma soprattutto pericolose, vedi Fukushima, è criminale. Infine, il legittimo impedimento rappresenta una delle tante leggi ad personam che il Presidente del Consiglio si è fatto per sfuggire al giudizio, espresso in nome del popolo italiano. Leggi liberticide, pericolose, fuori tempo. C'è bisogno di aria nuova, c'è bisogno di una "nuova primavera", c'è bisogno che ridiventiamo i padroni delle cose che ci riguardano. C'è bisogno che ci riprendiamo una sovranità che è solo nostra. Il voto è lo strumento attraverso il quale potremo esprimere concretamente tali principi. Se si supererà il quorum, vorrà dire che avremo finalmente capito.
Perciò il 12 e il 13 giugno andiamo a votare, e facciamolo con leggerezza convinti che lo faremo soltanto per noi.