Domenica e lunedì si vota. Si vota per un referendum che dovrà cancellare alcune leggi fatte dal Governo targato Pdl e Lega, che toccano da vicino la vita di tutti noi e riguardano argomenti come acqua, energia, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Beni comuni non negoziabili. Ma perchè dico che bisogna cancellarle? Perchè, ancora una volta, sono leggi che vanno incontro agli interessi forti, anzichè essere dalla parte dell'interesse pubblico e cioè di tutti noi.
Consentire ai privati di gestire l'acqua, garantendo loro un profitto senza chiedere nulla in cambio, è da irresponsabili oltre che scellerato. Riproporre l'energia nucleare, dopo che i cittadini si erano già espressi per il no tanti anni fa, senza prevedere un Piano serio per l'Energia che preveda l'uso graduale delle Rinnovabili, costruendo anzi Centrali Nucleari ormai superate ma soprattutto pericolose, vedi Fukushima, è criminale. Infine, il legittimo impedimento rappresenta una delle tante leggi ad personam che il Presidente del Consiglio si è fatto per sfuggire al giudizio, espresso in nome del popolo italiano. Leggi liberticide, pericolose, fuori tempo. C'è bisogno di aria nuova, c'è bisogno di una "nuova primavera", c'è bisogno che ridiventiamo i padroni delle cose che ci riguardano. C'è bisogno che ci riprendiamo una sovranità che è solo nostra. Il voto è lo strumento attraverso il quale potremo esprimere concretamente tali principi. Se si supererà il quorum, vorrà dire che avremo finalmente capito.
Perciò il 12 e il 13 giugno andiamo a votare, e facciamolo con leggerezza convinti che lo faremo soltanto per noi.
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