martedì 8 marzo 2011

Parole di donna


Io ero un uccello

dal bianco ventre gentile,

qualcuno mi ha tagliato la gola

per riderci sopra,

non so.

Io ero un albatro grande

e volteggiavo sui mari.

Qualcuno ha fermato il mio viaggio,

senza nessuna carità di suono.

Ma anche distesa per terra

io canto ora per te

le mie canzoni d'amore.

Il mio primo trafugamento di madre

avvenne in una notte d'estate

quando un pazzo mi prese

e mi adagiò sopra l'erba

e mi fece concepire un figlio.

O mai la luna gridò così tanto

contro le stelle offese,

e mai gridarono tanto i miei visceri,

né il Signore volse mai il capo all'indietro

come in quell'istante preciso

vedendo la mia verginità di madre

offesa dentro un ludibrio.

Il mio primo trafugamento di donna

avvenne in un angolo oscuro

sotto il calore impetuoso del sesso,

ma nacque una bimba gentile

con un sorriso dolcissimo

e tutto fu perdonato.

Ma io non perdonerò mai

e quel bimbo mi fu tolto dal grembo

e affidato a mani più ‘sante’,

ma fui io ad essere oltraggiata,

io che salii sopra i cieli

per avere concepito una genesi.

Io sono certa che nulla più soffocherà la mia

rima,

il silenzio l'ho tenuto chiuso per anni nella gola

come una trappola da sacrificio, è quindi venuto

il momento di cantare

una esequie al passato.

Composizioni tratte da La Terra Santa di Alda Merini

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