Carissimi,
utilizzo lo strumento di FB poichè, grazie alla mia poca pazienza per gli strumenti informatici e probabilmente alla mancanza di accesso come gestore del blog "libera nos a malo", non riesco a trovare strumento migliore.
Utilizzate questo mio messaggio come volete (anche pubblicandolo nel blog) mi piacerebbe però vedere un seguito di risposte.
Il giorno 17 marzo io ho festeggiato, con la mia famiglia, come meglio abbiamo creduto. Il comune di Malo, no. Il sindaco e la giunta, se non a titolo personale non hanno celebrato il 150°. In quanto rappresentanti di tutti i cittadini (maladensi in questo caso), di TUTTI questo era un dovere. MI sono sentito personalmente escluso da una festa. Sono un Veneto, qualcuno direbbe di razza Piave, ho un cognome tipicamente veneto, sangue padovano e trevigiano, nato e cresciuto a Vicenza, e sono un Italiano, mi sento tale, Veneto e Italiano. Pago le tasse...tutte...in questo territorio e ho piacere nel pagarle quando mi vengono restitutiti dei servizi, e quando il mio territorio permette di di farmi sentire appartenere ad una comunità. Il signor sindaco l'ho visto celebrare i morti di Nilkolajewka poche settimane fa proprio dove abito, e dopo poche settimane non celebra un appuntamento altrettanto importante. Non ho parole per esprimere il disgusto, non ho parole, per ora, che possano esprimere la mia rabbia. La bandiera italiana sventola sempre nel mio terrazzo, non solamente ora, da sempre...i vicini lo sanno. Mi auguro sappiate interpretare al meglio lo scontento per una tale mancanza della giunta con tutte le iniziative del caso. Di sicuro un voto il sindaco lo ha perso (quello di mia moglie...) mi auguro, a questo punto, ne perda qualcun altro.
Piero.
martedì 29 marzo 2011
Straniero in Patria
Pubblicato da
Azione
alle
21:59
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