domenica 21 novembre 2010

Grandi Opere (Contributo 0003)

Suggerito da Mauro e commentato da Azione

Un'articolo-intervista all'assessore regionale alla mobilità e infrastrutture del corriere del veneto QUI.
E' la conferma che nonostante l'alluvione abbia dimostrato che questo modello di sviluppo anzichè "progresso", produce "regresso", i nostri amministratori non intendono rifletterci sopra, nè fare un "mea culpa". Nossignori, loro non sbagliano mai. Siamo noi cittadini 'gnoranti che sbagliamo.

Questa intervista ne è la prova, come ne è la prova il fatto che si tenti di incolpare i comitati dei cittadini per la mancata realizzazione delle manutenzioni, o le nutrie (peraltro importate in veneto dai pellicciai "nostrani" col benestare dei loro colleghi politici) per il cedimento degli argini, invece di ammettere che le manutenzioni non danno visibilità elettorale (vuoi mettere il ponte?) e quindi si preferisce non farle e poi, eventualmente, mettere mano al portafogli (anche perchè i soldi, se arrivano, sono pubblici, non degli aministratori, che è come dire che son tutti f... col c... degli altri).

Quindi ecco un bell'elenco di grandi opere figlie di uno "sviluppo" pensato nel secolo scorso, secolo al quale questi assessori e amministratori anziani (nel modo di pensare) appartengono e nel quale cercano di trattenerci.

E' psicologicamente comprensibile che questi signori tentino di restare giovani trastullandosi nei loro giochini, senza evolversi e senza capire che i tempi cambiano e sopravvive chi sa leggere il cambiamento e adattarsi (adattamento oggi vuol dire ripensare l'economia, l'idea di sviluppo, le forme di lavoro, i famigerati stili di vita, le relazioni interculturali and so on), peccato che ci trascinano con loro nel baratro.

Ecco, se andassero ad ululare alla luna, sarebbe meglio per tutti.

P.S.
Ecco una affermazione ripresa da un documento dell'universotà di PD scaricabile da QUI :
L’urbanizzazione, aumentando sensibilmente l’estensione delle superfici impermeabili,comporta un’importante alterazione delle frazioni di pioggia infiltrata, da un lato aumentando il deflusso superficiale e quindi i contributi di piena, dall’altro riducendo la ricarica delle falde (estratto dagli allegati della legge regionale del veneto).

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