mercoledì 3 novembre 2010

la donna in Italia

Dove sono andate le femministe?
Dove sono le famose donne al potere degli anni '70 e '80?
Ma non saranno mica in mezzo tra la Carfagna e la Santaché (e per restare provinciali la Busetti )
che dicono
"Berlusconi non voleva ssolutamente difendere nè le donne nè gli omosessuali" Carfagna
"stimo i gay ma tutte le madri sognano di avere figli eterosessuali" Santaché

oppure la grande Busetti che se la prende con le hostess di Ghedaffi che lavorano per soli 70 euro che sono pochi per lei visto che la carega ce l'ha (e sicuramente tanti dinidini al mese..)

Moltissime donne al potere (anzi quasi tutte sia di destra che di sinistra), si preoccupano tanto di proteggere le donne di altre culture (senza che nessuno gliel'abbia chiesto) in nome di un occidentale libertà e così poco si interessano delle donne italiane costrette in una società sempre più orientata alla mercificazione del corpo, alla logica imperante dello scambio sesso-potere, bellezza a tutti i costi e molto altro. Chi protegge le giovani neo laureate che parlano tre lingue, fanno stage su stage e non vogliono cedere alle raccomandazioni per meriti corporei?
Nessuno. Io che faccio parte della categoria non mi sento protetta da nessuno di loro, proprio nessuna e nessuno.

Sono due giorni che spero di sentire una donna dell'opposizione dire qualcosa sul tema. O una donna che sia donna vera, che conosca la solidarietà femminile e sia libera da ogni maschilismo/machismo.
aspetto di sentire qualcosa.Qualunque cosa.

3 commenti:

  1. Capisco la tua esasperazione e quella di tanti giovani come te che si danno da fare, sono capaci e non riescono a cogliere i frutti del loro lavoro.
    Anche molti ragazzi (maschi) sono frustrati e delusi come te, perchè vedono carriere folgoranti fatte sotto l'ala protettrice di padri o fidanzate potenti (l'ormai abusato Trota, il figlio di La Russa, il fidanzato della Brambilla..)
    Però sono un po' stufa di sentire che destra e sinistra sono uguali, non dicono niente, in particolare su questo tema della donna-giocattolo, buono per il "riposo del guerriero".
    Invece dicono da destra e da sinistra.
    Da destra hai già riportato tu.
    Da sinistra ieri sera a Ballarò c'era Rosy Bindi che mi sembra abbia già dato molto su questo argomento, poi su L'Unità leggi il fondo di Concita De Gregorio, l'intervista con Dacia Maraini.Susanna Camusso proprio oggi è diventata segretario/a/( anche la lingua è maschilista)della CGIL.
    Ma potrei continuare a lungo.
    Tutte donne che non rientrano nel genere bellona sculettante, che lavorano e pensano e dicono quello che pensano.
    Forse non hai intercettato le loro parole, ma ti assicuro che hanno parlato
    Poi ci sono le donne comuni che credono nei valori della Costituzione, lottano per la scuola dei loro figli, per il posto di lavoro, per un ambiente sano, per la pace.
    Trovi sempre tante donne quando ti occupi di certi temi. Insieme agli uomini.
    Certo che il mondo finto, dei soldi facili, delle case di lusso, delle barche, dei grandi fratelli, del culto giovanilistico, delle tette finte come regalo di compleanno alle adolescenti, è qui fuori dalla nostra porta.
    E' difficile contrastarlo perché possiede potenti mezzi di diffusione ed é seducente perché promette, anche se poi non mantiene.
    Cosa vorresti che ti dicessero le donne di sinistra? o quelle di buona volontà?
    Possono dirti rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo insieme, perché questo mondo di falsità venga sepolto da un mondo nuovo in cui ci sia posto per l'onestà,per la giustizia, per il lavoro equamente retribuito, in cui le madri e i padri insegnino ai figli maschi a rispetttare le donne e alle figlie femmine a pretendere il rispetto.

    Il

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  2. Argomento difficile, complesso.
    E' difficile dire cose non banali, soprattutto per un uomo.
    Vero è che nessuno mi obbliga a parlare, ma ci provo lo stesso, che poi tanto sapete dove abito e potete sempre aspettarmi col palo.

    La prima cosa che mi viene in mente quando si parla di questione femminile, è l'8 marzo.
    Una data nata con le migliori intenzioni, ossia ricordare il rogo di una fabbrica in cui morirono non ricordo quante operaie ed eleggerlo a giornata mondiale di riconoscimento ed emancipazione da una condizione di subalternità, si è trasformata nel tempo in un'occasione per uscire con le amiche, senza uomini su per le scatole, ed andare a vedere i "california dream" ed emuli vari.
    In pratica la donna ha raggiunto la parità con l'uomo nelle stronzate (tipo addio al celibato con lap dance e ciucca e pista di coca magari, situazione peraltro nella quale mi vanto di non essermi mai ritrovato).

    Poi penso che il fatto stesso che esista una festa della donna, sta a significare che la donna è ancora considerata una "categoria protetta" che ha bisogno di tutele particolari.
    E' una specie di razzismo alla rovescia: siccome pensiamo che le donne non siano alla nostra altezza e, un po', ce ne vergogniamo (ma mica tutti però), allora dedichiamo loro una festa con cui lavarci la coscienza.

    Vi posso assicurare che anche i più benintenzionati di noi maschi, fanno fatica ad accettare l'idea di avere un superiore donna. Ci hanno educati così, e certe cose sono difficili da estirpare. Ci sono riflessi condizionati e riflessi pavloviani per cui al suono del campanello il cane sbava e il maschio umano italico si risente.

    Poi c'è l'altro aspetto, cioè l'uso che certe donne fanno della condizione cultural/sessista di questa nazione.
    Costoro sfruttano il fatto che l'uomo ha due teste, ma ragiona con quella sbagliata, per ascendere lungo la scala sociale ed ottenere vantaggi economici o di altra natura.

    D'altro canto conosco anche molti uomini che si sono venduti per un piatto di lenticchie. Altri che senza merito si trovano a godere di situazioni vantaggiose e per noi inarrivabili.

    Però alla fine anche loro passeranno.
    Alle signorine del grande fratello esploderanno le tette siliconate, le rughe invaderanno il volto e il culo e non ci sarà botulino che tenga.
    I vari bellimbusti tipo Geronimo e Renzo si troveranno anch'essi col pisello raggrinzito come quello di Bilvio che solo con dosi massicce di viagra potrà essere svegliato dal torpore.

    Nel frattempo noi continuiamo a cercare di migliorare noi stessi, che è l'unica arma che abbiamo.

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  3. forse si sentono meno alcune cose perchè i mezzi di informazione sono invasi dai berluscones..
    è vero che si sente qualcosa sui blog o in tv, ma sono voci fuori campo che per volontà forse politica non raggiungono i grandi numeri.
    In ogni caso sono d'accordo con te,dovremmo essere noi a riboccarci le maniche ma la mia generazione cosa si rimbocca se l'unica cosa per la quale spende energie su energie è trovare un lavoro e prendere la direzione giusta?
    Sto tentando da anni ormai di andarmene all'estero, riuscendoci a fasi alterne. Non è che là le cose siano necessariamente perfette, ma sento una speranza, un senso civico e una fiducia nelle istituzioni e nel futuro che in Italia da anni ormai non sento più.
    se voi avete la fortuna di lavorare o essere in contatto tutti i giorni con persone che si rimboccano le maniche e lavorano insieme per costruire un mondo nuovo dove prevalga l'onestà...beh siete molto fortunati!

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