Technital o morte!
Scritto da Giulio Todescan, redattore di Carta, giovedì 14 ottobre 2010
Un altro grande colpo per la Technital: l'azienda già vincitrice con una cordata di imprese dell'appalto per la progettazione del famigerato Traforo di Verona nord, per la quale Tosi arrivò a dire «o Techinital o tutti casa», ha vinto un nuovo appalto.
Anche questo marchiato verde Lega: si tratta della progettazione della Valdastico Nord faraonica opera meglio nota come Pi. Ru. Bi. dai tre capi della Dc veneta che la sponsorizzarono quarant'anni fa [Piccoli, Rumor, Bisaglia] che dovrebbe collegare Piovene Rocchette, nei pressi di Schio, e Trento, passando con un lungo tunnel sotto la stretta valle dell'Astico, troppo stretta per ospitare una autostrada in superficie.
Martedì 12 ottobre presso la sede veronese della Serenissima Spa il presidente Attilio Schneck, leghista presidente della provincia di Vicenza, ha aperto le buste per la gara della progettazione dell'opera. Ad aggiudicarsi la progettazione, con un ribasso del 66% e per un ammontare di 22 milioni di euro è un'associazione temporanea di imprese, il Consorzio Raetia, di cui fanno parte Technital spa, 3p Italia, Hydrostudios Consulting, Sis srl, Girpa spa, Rocksoil spa e Prometeo engineering srl.
Si farà mai la Valdastico Nord? Di sicuro nessuno lo sa, perché non si è piegata l'opposizione decennale della provincia di Trento, contraria ad un'altra arteria su gomma che si andrebbe ad aggiungere all'autostrada del Brennero e alla superstrada della Valsugana.
Trento ha annunciato ricorso, ma la Serenissima Spa va avanti e appalta 22 milioni. Il perché è semplice: la Pi. Ru. Bi. è un'assicurazione sulla vita per la società pubblico-privato governata dalla politica e dagli imprenditori, che rischiano di vedersi scadere la concessione statale per il redditizio sfruttamento dei pedaggi autostradali della Brescia-Padova.
Una Grande Opera che potrebbe anche restare sulla carta, visti i costi faraonici del progetto: 40 chilometri di asfalto che costerebbero 1 miliaro e 400 milioni di euro.
Technital è presente nei più contestati lavori pubblici italiani: dal ponte sullo stretto di Messina allo scavo del tunnel per la Tav Milano - Bologna, dal Mose all'autostrada Palermo – Messina. Quest'ultima nasce nel 1967 e si rivelerà «l’opera con l’esecuzione più lenta della storia d’Italia, quaranta anni di lavori a singhiozzi - come denuncia il giornalista Antonio Mazzeo nella sua inchiesta pubblicata su www.terrelibere.it -, sprechi di risorse finanziarie, decine d’inaugurazioni e fittizi tagli di nastri, infiltrazioni mafiose e mazzette multimilionarie per politici e amministratori, indicibili disagi e mortali incidenti per utenti e abitanti».
Per leggere i retroscena della Technital e dell'affare del Traforo veronese, leggi "Tutti i segreti del traforo di Tosi" .
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